The Constitutional Traditions Common to the Member States in European Law, as a Tool for Comparison among MS Legal Orders in the Construction of European Fundamental Rights

La tutela dei diritti fondamentali nell’ordinamento giuridico europeo è un’originale creazione costituzionale di quel sistema, realizzata attraverso la giurisprudenza della Corte di giustizia europea.
Secondo tale giurisprudenza, i diritti fondamentali sono “principi generali dell’ordinamento comunitario” e dovrebbero essere dedotti dalle “tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri” e dalle convenzioni internazionali firmate dagli Stati membri.
L’evoluzione della giurisprudenza della Corte di giustizia europea ha segnato le fasi successive del diritto europeo: inizialmente con l’inclusione dei capisaldi della giurisprudenza nell’articolo 6 del trattato sull’Unione europea, e poi con la stesura della Carta di Nizza, che è stata incorporata nel diritto primario dell’Unione europea con il trattato di Lisbona.
Anche dopo questo passaggio, però, le tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri hanno continuato a far parte delle fonti giuridiche del diritto europeo.
La protezione e l’interpretazione dei diritti fondamentali negli anni successivi, nonché la stesura della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono molto al metodo comparativo.
In questo modo, attraverso i diritti fondamentali, ottenuti tramite un metodo comparativo fra le Costituzioni degli Stati membri, la Corte ha finito per verificare la “ragionevolezza” della legislazione europea; questa è la vera chiave di volta della legittimazione europea e su queste basi si può affermare che la teoria dei diritti fondamentali europei, sviluppata dalla giurisprudenza europea, è stata funzionale a dotare l’ordinamento europeo di un vero e proprio diritto costituzionale in grado di funzionare come limite per la legislazione europea.

Scarica il contributo


 

The protection of fundamental rights in the European legal order is an original constitutional creation of that system built up through the case law of the European Court of Justice.
According to that case law, fundamental rights are “general principles of the Community order”, and they should be inferred from the “constitutional traditions common to Member States” and from the international conventions signed by the Member States.
The evolution of the case law of the European Court of Justice marked the subsequent steps of European law: initially with the inclusion of the cornerstones of the case law itself in Article 6 of the TEU, and then with the drafting of the Nice Charter, which was incorporated into the primary law of the European Union with the Lisbon Treaty.
Even after this proclamation, however, the constitutional traditions common to the Member States continued to be part of the legal sources of European law.
Clarifying of fundamental rights and protection as envisaged by European law in the following years, and the drafting of the Charter of fundamental rights of the European Union owe very much to the comparative method.
In this way, through fundamental rights, obtained through a comparative method within the constitutional laws of the Member States, the Court has ended up verifying that European laws have a “reasonable nature”; this is the true keystone of European legitimacy and on these bases it may be stated that the theory of European fundamental rights, developed by European case law, has served the purpose of endowing the European order with a true constitutional law capable of functioning as a boundary for European legislation.

Download the paper