La forma di governo regionale e degli enti locali nella prospettiva federalista

Il lavoro pone in luce che le riforme da cui sono stati interessati, negli ultimi due decenni, gli enti locali e le Regioni, spostando le decisioni politiche dalle assemblee rappresentative agli esecutivi, hanno finito per influenzare la stessa prospettiva di sviluppo in senso federale dell’ordinamento. Esso, in particolare, dopo aver sottolineato alcune carenze della riforma costituzionale degli anni 1999 e 2011, tra le quali fa spicco la mancata realizzazione di una seconda Camera di tipo “federale”, pone in evidenza che, per effetto la previsione dell’elezione diretta dei Presidenti degli esecutivi delle Regioni e degli enti locali, si sono sviluppate dinamiche conflittuali tra le Regioni e gli enti locali, con l’innesco di un esasperato ed egoistico frazionismo localistico.

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This article makes the point that the reforms in local bodies and the Regions introduced in recent decades have shifted political decisions from the representative assemblies to the executive branches and in so doing they have produced a federal-oriented development in the legal order. In particular, after highlighting some shortcomings of the 1999 and 2011 constitutional reforms, whose most striking outcome is their failure to set up a second “federal” type of Chamber, it shows that as a result of the direct election of the Presidents of the executive bodes of the regions and of the local bodies, conflicting dynamics between Regions and local bodies have developed that have triggered an exacerbated and selfish localistic fragmentation.

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