Il saggio esamina la riforma del premierato, che intende offrire una soluzione alla congenita instabilità degli esecutivi italiani, mediante un sistema di investitura diretta del Presidente del Consiglio e l’attribuzione di un premio di maggioranza alle forze politiche collegate al Presidente eletto. Il modello, limitando le concrete possibilità di sfiduciare il Governo, accentua la subordinazione del Parlamento al Governo, e determina uno squilibrio tra i poteri che appare poco compatibile con i principi dell’ordinamento costituzionale. Esso inoltre è destinato ad aggravare la crisi della rappresentanza, anche attraverso un sistema elettorale imposto dalla Costituzione che sembra porsi come unico obiettivo quello di assicurare una maggioranza parlamentare che sostiene il Governo, ma che può rivelarsi non in linea con i principi affermati nella giurisprudenza costituzionale.
The essay examines the proposal of “premierato”, which tries to offer a solution to the problem of instability of Italian Government, though a system of direct election of the Prime Minister and the attribution of a majority bonus to parties linked to the elected President. The system, limiting the concrete possibility to distrust the Government, increases the subordination of the Parliament to the Government, and provokes a imbalance between powers difficult to reconcile with constitutional system. Moreover, “premierato” will aggravate the crisis of the representation and the political parties, also through an electoral system imposed by the Constitution which must create a majority in the Parliament, which can appear in contrast with the jurisprudence of Constitutional Court.