The institutional process aimed at the attribution of differentiated regional autonomy, on the basis of the discussions so far between the Government and the Regions and local territorial authorities, has highlighted the ordering principles and implementation strategies to which it must be inspired and which can be summarized as follows: the promotion of autonomy in line with the unity and indivisibility of the Republic, pursuant to art. 5 Cost.; compliance with art. 116 , par. 3 of the Constitution as a means of implementing the full enhancement of autonomy; the clear identification, in the context of institutional cooperation, of the coordination tasks of the State, with particular reference to the determination of the Essential Levels of Performance (LEP), also on the basis of the experiences gained in the field of health protection through the Essential Levels of Assistance (LEA); the exclusion that the differentiated autonomy obtained by the Regions that have requested it may prejudice the resources allocated to the other Regions; the preparation of monitoring tools on the evolutionary profiles determined by differentiated autonomy.
The process in question found a fundamental moment in the presentation, by the Government, of the bill concerning the implementation of art. 116, par. 3 of the Constitution, which, with a view to simplifying regulations, intended to define the general principles for the attribution to the Regions with ordinary statute of further forms and particular conditions of autonomy.
Il processo istituzionale finalizzato all’attribuzione dell’autonomia regionale differenziata, sulla base delle interlocuzioni finora intervenute tra il Governo e le Regioni e gli Enti locali territoriali, ha posto in evidenza i principi ordinatori e le strategie attuative ai quali esso dovrà ispirarsi e che possono essere così riassunti: la promozione dell’autonomia in coerenza con l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, ai sensi dell’art. 5 Cost.; l’osservanza dell’art. 116, co. 3 Cost. quale modalità attuativa della piena valorizzazione dell’autonomia; la chiara individuazione, nell’ambito della cooperazione istituzionale, dei compiti di coordinamento dello Stato, con particolare riferimento alla determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), anche sulla scorta delle esperienze maturate in tema di tutela della salute attraverso i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); l’esclusione che l’autonomia differenziata ottenuta dalle Regioni che l’abbiano richiesta possa recare pregiudizio alle risorse destinate alle altre Regioni; l’approntamento di strumenti di monitoraggio sui profili evolutivi determinati dall’autonomia differenziata.
Il processo di cui trattasi ha trovato un momento fondamentale nella presentazione, da parte del Governo, del disegno di legge quadro concernente l’attuazione dell’art. 116, co. 3 della Costituzione, che, in un’ottica di semplificazione normativa ha inteso definire i principi generali per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.