La riforma del “premierato elettivo” è il precipitato di una lunga stagione politica che ha enfatizzato la stabilità (economica) fine a sé stessa, la verticalizzazione del potere di governo e la marginalizzazione degli organi rappresentativi. Il contributo, prendendo spunto dall’esperienza della forma di governo regionale, traccia un parallelo tra l’infantilizzazione dei governati, manifestata dalla crescente astensione dal voto e, più in generale, dal disinteresse per le sorti della cosa pubblica e l’infantilizzazione dei governanti, che si risolve nell’incapacità di quest’ultimi di unificare il corpo sociale, portando a sintesi la pluralità degli interessi presenti nella comunità, disperdendoli, al contrario, in rivendicazioni corporative.
The reform of the “premierato” is the culmination of a long political phase that has emphasized stability as an end in itself, the centralization of governmental power, and the marginalization of representative bodies. This contribution, drawing inspiration from the experience of the regional form of government, establishes a parallel between the infantilization of the governed – evident in the growing voter abstention and, more generally, in the disinterest towards public affairs – and the infantilization of the governors, reflected in their inability to unify the society. Instead of synthesizing the plurality of interests present in the community, they fragment them into corporative claims.