The main objective of the A.S. constitution bill n.935 – the reform of the so-called premiership – is to give greater stability and governability to the parliamentary body. To achieve this goal, the bill provides for the direct election of the head of the executive, replicating the model practiced in Italian municipalities and regions. Especially, the regional experiences, which provide for the universal and direct suffrage of the President, show a trend towards achieving greater governmental stability, guaranteed above all by the “simul …simul” mechanism, which prevents questioning the President to avoid the dissolution of the Regional Council. However, some trends found at a regional level should not be overlooked because, if replicated on a national scale, could be alarming. Above all, that of strengthening the phenomenon of the lack of representativeness of parties, understood as communities, stands out, as it is favoring the rise of parties with a distinctly personalist nature. For these parties is more relevant the charismatic depth of their leader than their programs.
Il disegno di legge costituzione A.S. n.935 – la riforma del c.d. Premierato – si pone come obiettivo primario quello di attribuire maggiore stabilità e governabilità all’organo parlamentare. Per raggiungere questo scopo, il disegno di legge prevede l’elezione diretta del capo dell’esecutivo, replicando il modello praticato nei Comuni e nelle Regioni italiane. In particolare le esperienze regionali, che prevedono il suffragio universale e diretto del Presidente, mostrano un tendenziale raggiungimento di una maggiore stabilità governativa, garantita soprattutto dal meccanismo del simul…simul, che evita la messa in discussione del Presidente per scongiurare lo scioglimento del Consiglio regionale. Non vanno, però, trascurate alcune tendenze riscontrate a livello regionale che, se replicate nella dimensione nazionale, potrebbero essere allarmanti. Su tutte quella di rafforzare il fenomeno della scarsa rappresentatività dei partiti, intesi come comunità, favorendo di contro l’affermarsi di partiti di stampo spiccatamente personalista, rispetto ai quali rilevano non tanto i programmi, quanto più lo spessore carismatico del loro leader.