The ECHR’s influence on the italian regulation of the administrative trial. The right to an independent and impartial tribunal

Il contributo ricostruisce l’influenza esercitata dagli orientamenti della Corte di Strasburgo sulla disciplina nazionale del processo amministrativo (recentemente modificata con l’entrata in vigore del nuovo codice del processo amministrativo, adottato con d.lgs. 2.7.2010, n. 104).
Gli aspetti più critici della disciplina del processo amministrativo riguardano tutti, sotto diversi aspetti, il requisito dell’imparzialità del giudice.
Innanzitutto, vi è il tema della c.d. forza della prevenzione: la Corte, cioè, ha ripetutamente affermato il principio per cui un giudice non può essere considerato imparziale se sia stato già chiamato a conoscere e decidere della controversia in altra fase del procedimento, poiché potrebbe dimostrarsi naturalmente (condizionato) a non smentire quanto già deciso. Tale indirizzo ha fortemente influenzato le norme nazionali in materia di incompatibilità, astensione e ricusazione del giudice, soprattutto nel processo penale. Con riferimento al processo amministrativo tale influenza è stata meno vistosa, ma comunque considerevole.
In secondo luogo, si è valutata la compatibilità dell’art. 6 CEDU con l’assetto organizzativo (tipico di alcuni organi di giustizia amministrativa in diversi Paesi aderenti alla Convenzione) che prevede l’imputazione in capo al medesimo organo di compiti giurisdizionali e di compiti di consulenza giuridico-amministrativa o di altre funzioni ausiliarie a favore del Governo (analogamente a quanto accade, nel nostro ordinamento, per il Consiglio di Stato, nonché per la Corte dei Conti).
Infine, si è analizzato il tema degli incarichi extra-giudiziari attribuiti ai magistrati amministrativi: la sentenza Sacilor Lormines presenta aspetti di notevole interesse con riferimento alla possibile violazione del principio di imparzialità.

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The paper examines the influence of the ECtHR case-law on the administrative trial national regulation (recently modified by the new administrative trial Code, adopted by leg.decree 2.7.2010, n. 104). The most critical aspects of the administrative trial regulation concern, under different aspects, the requirement of the tribunal’s impartiality.
First of all, there is the problem of the bias that can derive from the fact that the same judge is called to decide the same question in different phases of the trial: the judge could appear “conditioned” not to deny what previously already stated. The ECtHR case-law on that point had a strong influence on internal Italian law about incompatibility, abstention or challenging of the judge, especially in penal trial. As for the administrative trial, this influence has been less evident, but yet considerable.
Secondly, it is taken into consideration the compatibility of Article 6 of European Convention on Human rights with an organizational decision that characterizes many States taking part in the Convention: having an institution that exercises both jurisdictional and consultative functions in respect of the Government (like it happens in our system for the Council of State or the Court of Accounts).
Lastly, there comes the theme of non-judicial positions held by administrative judges: the Sacilor Lormines decision shows aspects of particular interest with regard to the possible violation of impartiality rule.

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